Quattro testi poetici e in prosa poetica nati in spagnolo, resi in italiano dalla stessa autrice, Annelisa Addolorato, costituiscono la terza parte di L'amore nel terzo millennio. Scandagliano quattro temi collegati a diverse forme di amore in questo terso e sfavillante terzo millennio. "Rebus" è dedicata alla magia del cambiamento, alla forza necessaria per affrontare il viaggio spirituale dentro di sé, per esaudire i propri desideri, mantenendosi saldi nei propri sogni e rendendo la propria visione una realtà, la propria natura, grazie a una visione che si fa percezione e ottimismo cosmici e attivi. Il protagonista è un giovane uomo, ma anche, in senso lato, l'individuo, non legato a un genere specifico. Dunque è l'amore di sé il vero protagonista di questo testo, la forma d'amore presentata in forma poetica. "La lucertola", invece, descrive un ambiente lussureggiante che cresce all'interno di uno spazio abitato, un appartamento. In realtà la forma d'amore che diviene la protagonista di questo testo è l'ispirazione e il fare poetico e artistico, cioè l'amore per la creazione artistica, per l'arte e per la condivisione di tale talento, che va coltivato, come le piante e i fiori, con cura, attenzione, costanza, luce. "Fucine" è lo specchio dell'amore 'diffuso', nel terzo millennio, ovvero dell'amicizia - appoggiata anche dal lato solare e 'buono' delle reti sociali virtuali - un amore per gli altri che complementa e completa una società apparentemente frammentaria e anonima, ma che alimenta e si nutre di rapporti interpersonali ricchissimi e variegati, di tenerezza, condivisione, sviluppo costante e condiviso, a livello personale, informativo, emotivo, fiducia in un oggi e in un domani da vivere insieme, senza barriere geografiche o pregiudizi. "Lamento sefardita", infine, è un testo, o piuttosto una canzone, che nasce anch'essa in spagnolo. Quando nacque fu musicata e letta con accompagnamento musicale alla chitarra classica da Gabriel Valpassos. Ispirata ad antichi e contemporanei cancioneros sefardí (fino a Yasmine Leyvi), passando anche attraverso suggestioni lorchiane. I sefarditi erano gli ebrei spagnoli che nei secoli hanno, come gli altri ebrei del mondo, in epoche diverse sofferto esplusioni, aggressioni, persecuzioni, e la diaspora. In "Lamento sefardí"- "Lamento Sefardita", quello che inizialmente appare come un esilio volontario, o un esilio involontario, persino esilio forzato, diviene e appare, sfocia in un incontro inatteso e in una solare storia di amore. Esilio, viaggio, nella esile storia di popoli ed individui. Si parla dell'incontro di popoli, religioni, persone: è un breve inno al villaggio globale, in cui tutti siamo viandanti, pellegrini di passaggio, entità in cammino. Il nucleo partire, tornare, sentirsi nel viaggio crescere e mutare. Avere nel mondo la propria patria, e come culla le molteplici lingue che si parlano al mondo, i sorrisi propri e degli altri come mantra silenzioso che ci accompagna. L'incontro è sempre una trasformazione, un passo avanti, uno di danza, un salto per superare e interpretare un oracolo, una caduta per evitare un ostacolo. Avanzare nel proprio cammino, con gli altri. Son cuatro los textos poéticos y en prosa poética, nacidos en lengua española y traducidos al italiano por la misma autora, Annelisa Addolorato, que constituyen la tercera parte de "L'amore nel terzo millennio" (El amor en el tercer milenio). Cada texto trata un tema relacionado con una forma de amor peculiar, que existe y se desarrolla en su peculiaridad en este transparente y despampanante tercer milenio.