La storia vera di Armida Miserere, una direttrice di carcere con la fama da dura. Una carriera che comincia a 28 anni, una professione che confina con la missione, ancora più difficile perché è una donna che fa un mestiere da uomini. A Parma, a Voghera, a Pianosa e infine a Sulmona, dove il 19 aprile 2003 decide di spararsi un colpo in testa. Il libro, che attinge anche da documenti inediti forniti dalla famiglia, scava a fondo nella storia della Miserere e ne ricostruisce la vita pubblica e privata. Una personalità forte, segnata da un dolore mai sopito: la morte del suo compagno Umberto Mormile, educatore del carcere di Opera, vicino Milano, barbaramente assassinato nel 1990. Il testo svela i retroscena di una esistenza vissuta sempre al massimo della tensione, e offre anche una panoramica sulla quotidianità del carcere: un altro punto di vista per comprendere i protagonisti e le comparse di stagioni criminali che vanno dal terrorismo alle guerre di mafia.Il romanzo, tratto da una storia vera (il misterioso suicidio della direttrice del carcere di Sulmona), ha vinto il premio San Valentino 2007 – città di Terni. Dalla lettura del romanzo è nato anche un film, con Valeria Golino, "Come il vento".