La Rivoluzione Digitale ha letteralmente travolto tutti e i cosiddetti "migranti digitali" sono coloro che più degli altri soffrono la complessità del nostro tempo e la spinta di rinnovamento che arriva dalle generazioni più giovani. Una buona parte del mondo degli adulti non fa che confondere la disintermediazione con l'irriverenza, incolpando le tecnologie di aver innescato questa disobbedienza. Greta Thunberg con la sua campagna per l'ambiente è solo la rappresentante più emblematica delle recenti rivendicazioni giovanili.
Questo saggio vuole offrire una lettura diversa dell'era digitale, ma soprattutto riformulare la domanda dalla quale ripartire per costruire un futuro più inclusivo per tutte le generazioni: quale tecnologia e quale uso ci condurranno a una versione migliorata di noi stessi?